orge
114 - Io Lina e il giovane cameriere
di stinf
13.12.2024 |
3.364 |
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"Lina l’ha fatto girare dalla mia parte e lui mi ha baciata, aveva un alito fresco e piacevole, poi lei ci ha spinti sul letto, io mi sono coricata e lui è..."
CAPITOLO 1143 - Viaggio in Portogallo
Il giorno dopo siamo andati a Tavira dove c’è un enorme parcheggio camper vicino al mercato del pesce, c’erano circa 50 camper parcheggiati, noi ci siamo messi un po’ in disparte al fondo del parcheggio uno di fianco all’altro, così potevamo aprire i tendalini e mangiare fuori. Le giornate sono magnifiche e piene di sole, abbiamo girato per la bella cittadina piena di negozi e di gente, con gli scooter abbiamo fatto il giro delle saline e fatte molte foto, io ero sempre senza mutande ma Lina aveva il culo che bruciava e le portava.
La seconda sera che eravamo parcheggiati a Tavira ed eravamo seduti fuori dopo cena, Lina mi ha chiesto di salire sul suo camper per spalmargli ancora della crema sul culo, si è messa nuda sul letto con due cuscini sotto la pancia, io ho preso la crema ed ho iniziato a spalmargliela sullo sfintere, i taglietti non si vedevano più.
_ “Anche dentro?” gli ho chiesto.
_ “Si grazie, dentro mi brucia ancora un pochino”.
Ho messo altra crema sul dito, lei con le mani si è allargata le natiche, ne ho spinta un po’ dentro e poi ho infilato delicatamente il dito nel suo culo massaggiandola nell’interno, dopo un po’ ho sentito che lo sfintere si contraeva.
_ “Sei proprio una vacca, con il culo a pezzi e tutto sderenato riesci ancora a godere”.
_ “Mi hai fatto venire voglia”.
Si è girata ed ha allargato le gambe, io mi sono chinata e con le dita ho aperto le labbra della vagina, era già bagnata di umori, ho preso il clitoride tra le labbra, me lo sono risucchiato in bocca e con la lingua l’ho stuzzicato, Lina si è presa i capezzoli tra le dita e se li è strizzati e in men che non si dica ha raggiunto l’orgasmo.
_ “Vieni che adesso te la lecco io” mi ha chiesto.
_ “Ti ringrazio ma stasera ho un appuntamento con mio marito”, non era vero ma io non avevo voglia.
In quattro giorni abbiamo finito tutto il pesce, Lina ha proposto di tornare dai due pescatori.
_ “Gli telefoniamo e quando ce l’hanno andiamo a prenderlo e lo paghiamo con la figa”.
_ “Ti ricordo che abbiamo fatto un patto, per 15 giorni niente ammucchiate”.
_ “Beh io ho voglia di pesce, andiamo qui al mercato”.
E’ intervenuto Bruno ricordandoci che avevamo mangiato già troppo fritto e sarebbe stato meglio mangiarlo alla brace ed ha proposto di andare a Santa Marguarida un paesino a pochi chilometri dove noi eravamo andati in un nostro precedente viaggio. Visto che erano le 11,30 ci siamo vestiti e con gli scooter siamo partiti, in 10 minuti eravamo davanti al ristorante, era uno di quei posti che con 12 euro ti davano una pinta di vino e pesce azzurro alla brace fino a stufarti.
_ “Le hai le mutande” mi ha chiesto Lina.
_ “Le mutande non le metto più per tutto il tempo che sto in Portogallo” gli ho risposto.
Abbiamo bighellonato tra le case del minuscolo borgo e poi siamo andati a sederci nella veranda del ristorante e ci siamo fatti un aperitivo, il cameriere che ci ha servito era un bel ragazzino, mi sono voltata ed ho visto Lina che lo guardava con voglia.
_ “Non incominciare abbiamo stabilito 15 giorni”.
_ “E va bene, ma non vedi come è carino”.
_ “Sì è carino, forse un po’ troppo, sembra effeminato”.
Lina però non ha resistito si è sporta in avanti e gli ha fatto vedere le tette che a dispetto dei suoi 65 anni sono ancora belle sode e ha una pelle liscia e vellutata come tutto il resto del suo corpo.
Finito l’aperitivo siamo entrati nel ristorante, erano già entrate diverse coppie di tedeschi, mariti molto anziani e mogli molto più giovani e ben tenute ed eleganti.
_ “Chissà se vengono in Portogallo per sopperire alle mancanze dei loro vecchi mariti e a farsi scopare come facciamo noi”.
_ “Bruno mi scopa ancora quasi tutti i giorni” gli ho risposto io risentita.
Ci hanno portato il vino e poi sono passati con i vassoi con i pesci alla brace, a servire il nostro tavolo c’era il ragazzino che ci aveva portato l’aperitivo e una ragazzina anche lei molto giovane, e tutte le volte che passavano con i vassoi Lina si metteva in modo che la scollatura si aprisse e facesse vedere un’abbondante razione di tette, questo lo faceva con tutti e due. Il ragazzino si vedeva che era interessato ai suoi capezzoli e quando la serviva Lina indugiava molto sui pesci da farsi smettere nel piatto ed elargiva magnifici sorrisi ricambiati dal ragazzino.
Finito il pranzo a tutti i costi ha voluto pagare lei, si è alzata ed è andata alla cassa poi mentre veniva via ha fatto in modo di incrociare il giovane cameriere e gli ha dato la mancia. Avevamo mangiato troppo ed eravamo pieni ed io volevo andare al camper ma invece siamo andati nel centro della cittadina ci siamo seduti all’aperto ai tavolini di un bar e ci siamo fatti un digestivo poi siamo tornati ai camper e siamo andati a riposarci.
Alle 17 sono scesa e loro erano seduti sotto il tendalino.
_ “Ci mancano diverse cose da mangiare, vieni con me al supermercato”.
_ “Chiamo Bruno e andiamo”.
_ “Lascialo stare qui con Carlo, andiamo noi da sole”.
Aveva già lo scooter pronto, mi sono seduta dietro e siamo andate al Carrefour, siamo entrate ed è stata una tortura io spingevo il carrello e lei mi toccava il culo, penso che qualcuno se ne sia accorto perché c’erano due uomini che ci seguivano. Quando siamo uscite dopo un po’ di chilometri si è fermata all’imboccatura di una strada stretta, io mi sono guardata intorno per capire il motivo della fermata e ho visto un’insegna che indicava un pornoshop. Parcheggiato lo scooter mi ha presa per mano e siamo entrate, era un ampio locale con scaffali pieni di cassette pornografiche, lei sempre tenendomi per mano è andata dritta verso i cazzi finti.
Nel locale c’erano tre uomini che sceglievano cassette e il padrone del locale, un uomo sulla cinquantina, si è diretto verso di noi chiedendoci cosa desideravamo, io quando vado a fare la spesa con il portoghese me la cavo ma a comprare cazzi finti no. Alla fine Lina ha comprato uno strap-on come quello che ho io con due falli contrapposti, uno va in figa e poi lo si lega con una cinghia e l’altro un po’ più grosso rimane sul davanti in modo da scopare ed essere scopate contemporaneamente. Lina era soddisfatta e siamo tornate ai camper.
Dopo cena eravamo tutti seduti fuori, come diversi altri camperisti, non troppo distanti da noi c’era un camper tedesco enorme e tre coppie che chiacchieravano poi sono saliti tutti sul camper.
_ “Quelli adesso fanno una bella orgia” mi ha detto Lina.
_ “Pensi subito al sesso, magari sono solo amici”.
_ “Come noi” ha ribattuto lei ridendo.
Dopo una mezz’ora mi ha presa sottobraccio e siamo andate vicino al camper, aveva ragione lei si sentiva una che godeva e il camper si muoveva leggermente. Mi ha ricondotta ai nostri camper e mi ha fatta salire sul suo, si è rivolta agli uomini.
_ “Vi aspettiamo fra una ventina di minuti”.
Salite in camper ci siamo tolte i vestiti Lina mi ha spinta sul letto e si è coricata su di me, le nostre bocche si sono unite in un lungo bacio, le sue mani mi strizzavano i capezzoli mentre lei fregava il pube sul mio, c’è voluto poco per farmi eccitare, ci siamo girate e ci siamo fatte un bel 69, le nostre lingue hanno leccato ogni angolo delle nostre vagine, non ci eravamo lavate e Lina sapeva un po’ di pipì come penso anche io, ma questo non ci ha impedito di leccarci anzi, poi io ho risucchiato tra le labbra il clitoride torturandolo con la punta della lingua, anche lei succhiava e leccava il mio, e infine ci siamo liberate in un favoloso orgasmo.
Nel frattempo erano saliti Bruno e Carlo, ci guardavano, Lina li ha fatti spogliare nudi e poi si è inginocchiata tra di loro e si è messa a succhiare i loro cazzi infilandoseli tutti e due in bocca, e quando sono stati belli duri mi ha fatta sedere in mezzo al letto, poi ha fatto coricare Carlo sulla sponda del letto, ha indossato lo strapon ha fatto allargare le gambe a suo marito e gli ha leccato e inumidito lo sfintere, si è alzata e l’ha inculato, poi si è girata verso Bruno:
_ “Mettimelo in culo ma fai piano”.
Bruno si è posizionato dietro di lei e gli ha spalmato la crema sullo sfintere e senza tanti complimenti è entrato nel suo ano. Facevamo un bel trenino, io ero coricata con le gambe larghe, Carlo mi leccava la figa mentre Lina era ben piantata nel suo culo con lo strap-on, e Bruno dietro di lei la inculava, ad ogni affondo che lei riceveva nel culo, con lo strap-on affondava nel culo del marito. C’è voluto un po’ per sincronizzare i movimenti, si muoveva solo Bruno mentre Lina stava ferma. Io continuavo ad essere coricata all’indietro con due cuscini sotto la schiena, Carlo ha risucchiato il mio clitoride tra le labbra e me lo ha leccato mentre con le dita mi pizzicava i capezzoli, me li strizzava forte tutte le volte che Lina affondava il cazzo nel suo culo, mentre Bruno con le mani teneva le natiche di Lina aperte e il suo cazzo entrava e usciva dal culo.
Era un bel trenino e io mi sono nuovamente eccitata e stavo godendo, Carlo mugolava dal piacere, mentre Lina oltre che incularlo con una mano lo masturbava, poi Carlo ha staccato la bocca dalla mia figa e con un profondo sospiro ha eiaculato, ci siamo fermati tutti un attimo, io mi sono coricata sul letto, e quando Carlo si è ripreso Lina gli ha tolto il grosso cazzo dal culo. Bruno era sempre dentro di lei, l’ha spinta sulla sponda del letto, io mi sono avvicinata dandogli la figa da leccare, lei ha risucchiato il mio clitoride tra le labbra e in breve mi ha fatto raggiungere l’orgasmo. Quando ho finito di sussultare dal piacere Bruno ha ripreso a incularla con dei lunghi e profondi affondi nel suo intestino, Lina aveva ancora lo strap-on legato con il cazzo più piccolo dentro di lei, si è messa a godere ed ha avuto un lungo orgasmo poi Bruno ha scaricato lo sperma nel suo intestino.
_ “Non sono passati i 15 giorni senza sesso” ho detto a Lina facendo una faccia contrariata.
_ “Scusami ma volevo mettere alla prova il mio culo, sai ho dato il mio numero di telefono al bimbetto del ristorante e se mi telefona voglio essere in forma anche dietro”.
_ “Andiamo a dormire che è meglio” ho proposto io.
Il giorno dopo abbiamo girato per la cittadina visitando tanti negozi ovviamente tutte e due senza mutande, mentre Bruno con Carlo sono andati al mercato del pesce a comprare una rana pescatrice per fare un risotto. Dopo pranzo Bruno si è dedicato all’archiviazione delle foto mentre io e Lina siamo nuovamente uscite da sole, passato un piccolo stand dove ci sono negozi per turisti c’è un giardino e poi si arriva su una piazzetta pedonale con un piccolo anfiteatro dove la gente si siede su dei gradoni, ci siamo sedute anche noi per riposarci un po’.
Lina quando passava qualche suo coetaneo allargava leggermente le gambe ma nessuno si è accorto che era senza mutante. Poi il suo telefono ha squillato, era il ragazzino del ristorante che le diceva che l’indomani il ristorante era chiuso e lui era libero, si sono messi d’accordo per incontrarsi alle 15 davanti al mercato del pesce.
_ “Domani ci stai?” mi ha chiesto Lina.
_ “Perché non te lo fai da sola, in due lo distruggiamo, e poi se non ha molta resistenza non ce ne per nessuna delle due”.
_ “Se non ce la fa prendiamo lo strapon e ci soddisfiamo” non sono riuscita a convincerla.
Il giorno dopo quando mi sono svegliata ho toccato Bruno che dormiva ancora ma aveva il cazzo duro, facendo piano e cercando di non svegliarlo gli ho preso il cazzo in bocca infilandomelo in gola, lui si è svegliato ma ha fatto finta di continuare a dormire e si è goduto una bella leccata di cazzo. Io avevo voglia, gli sono andata sopra e me lo sono infilato in figa, lui ha iniziato a scoparmi e io a godere, mi ha preso i capezzoli tra le dita e me li ha strizzati, il mio piacere è andato alle stelle ed ho raggiunto un bellissimo orgasmo.
Sciamo scesi dal camper e poi con Lina e Carlo abbiamo fatto una lunga passeggiata sui bordi delle saline facendo tantissime foto, Lina era sempre con la gonna alzata mettendo in mostra la patata perfettamente rasata.
A mezzogiorno abbiamo mangiato un piatto di spaghetti e delle arance, Bruno è andato in camper a scaricare le foto dalla macchina fotografica e Carlo a riposarsi, mentre noi siamo rimaste sedute sotto il tendalino.
_ “Ce lo facciamo assieme” mi ha proposto nuovamente Lina.
_ “Io partecipo ma te lo fai solo tu, se poi gli torna il cazzo duro me lo faccio anche io”.
Bruno ha piazzato i suoi aggeggi per filmarci e poi con Carlo sono andati via in scooter, e noi alle 15 eravamo davanti all’entrata del mercato del pesce, il ragazzino è stato puntuale, Lina gli ha fatto vedere il suo camper e gli ha detto di raggiungerci fra cinque minuti e di salire. Noi siamo andate in camper e l’abbiamo aspettato, ho toccato la figa di Lina, era già tutta bagnata al solo pensiero di farsi il bimbetto.
Il ragazzino ha bussato alla porta e noi l’abbiamo fatto salire e abbiamo fatto le presentazioni, il ragazzino si chiamava Manuel e aveva 17 anni, abbiamo chiacchierato un po’ con lui informandoci sulla sua vita sessuale e lui ci ha raccontato che ogni tanto si scopava qualche tedesca, ma ha subito precisato che non erano belle come noi.
_ “Ci sono da queste parti spiagge dove ci sono guardoni?” gli ho chiesto io.
_ “Sì a Praia do Barril, si va sulla destra e dopo qualche centinaio di metri ci sono delle dune, li vanno gli scambisti, ci sono anche tanti guardoni”.
L’ho visto irrigidirsi Lina gli aveva posato una mano sul cazzo, poi l’ha fatto alzare e l’ha spogliato nudo, era già con il cazzo duro e che cazzo, sui 18 centimetri e con una buona circonferenza anche se la cappella era piccolina, Lina si è tolta il vestito ed è rimasta nuda, poi si è subito chinata e l’ha preso in bocca facendoselo entrare in gola più che poteva poi con la lingua l’ha leccato tutto fino ai testicoli, si è poi alzata in piedi e Manuel l’ha abbracciata e baciata sulla bocca.
Io mi sono alzata e spogliata, mi sono avvicinata a loro e ho strusciato le mie tette sulla schiena di Manuel mentre con le mani gli palpavo le natiche. Lina l’ha fatto girare dalla mia parte e lui mi ha baciata, aveva un alito fresco e piacevole, poi lei ci ha spinti sul letto, io mi sono coricata e lui è venuto subito tra le mie cosce e mi ha subito infilato il cazzo dentro, è entrato tutto nella mia figa bagnatissima, ho sentito sbattere la cappella contro il mio utero, l’ho cinto ai fianchi con le gambe stringendolo forte a me. Manuel doveva avere delle voglie arretrate e si è messo a scoparmi, io ho raggiunto subito l’orgasmo, lui vedendomi godere mi sbatteva più forte che poteva e io ho avuto quasi subito un altro orgasmo che è durato fino a che non ho sentito lo sperma bollente nella mia figa. Lentamente ci siamo ripresi e il cazzo si è leggermente ammosciato, lui è scivolato al mio fianco e Lina si è tuffata tra le mie cosce incollando la bocca sulla mia vagina, non ha lasciato che andasse sprecata nemmeno una goccia di sperma, l’ha risucchiata tutta nella sua bocca e l’ha bevuta. Pulita per bene la mia figa si è coricata su di me e ci siamo baciate passandomi un po’ di sperma che si era tenuta in bocca.
_ “Non dovevi fartelo tu per prima” gli ho sussurrato.
_ “Non sei contenta, ogni tanto mi presti tuo marito e io sono stata felice che abbia scopato te per prima”.
Lina è venuta su di me per fare un 69, io ho appoggiato le labbra sulla sua vagina che grondava di umori, l’ho leccata tutta e poi ho risucchiato il clitoride tra le mie labbra e con la lingua mi sono messa a leccarlo facendola sussultare a ogni colpo. Manuel si è inginocchiato vicino alla testa di Lina e lei gli ha preso il cazzo in bocca, io ho allungato le braccia e ho preso tra le dita i capezzoli di Lina e li ho strizzati a sangue, lei aveva la bocca piena di cazzo e si dimenava tutta in un lungo e interminabile orgasmo, poi si è tolta da sopra di me e mi ha spinta via coricandosi a gambe larghe sul letto e si è rilassata un attimo.
Scesa dal letto e si è appoggiata con la pancia sulla sponda, ha allargato bene le gambe e Manuel gli è andato dietro e ha infilato il cazzo in figa e si è messo a scoparla, Lina dopo una decina di affondi fortissimi ha raggiunto nuovamente l’orgasmo mentre lui vedendola godere si è fermato finché lei non ha smesso di sussultare.
_ “Adesso inculami” e con le mani si è allargata le natiche.
Manuel ha puntato la cappella sullo sfintere ed è entrato tutto dentro di lei, è stato un lungo momento fermo e poi ha iniziato a muoversi dentro di lei con dei poderosi affondi, l’inculata è durata tantissimo mentre Lina si massaggiava il clitoride e urlava di piacere, infine Manuel gli ha riempito l’intestino di sperma e si è accasciato su di lei. E’ stato nel suo culo finché il cazzo non si è ammosciato, e per le contrazioni dello sfintere di Lina è sgusciato fuori, poi è andato in bagno.
Noi ci siamo rivestite poi ci siamo fatte dire altri posti dove c’erano guardoni, e lui ci ha indicato la Lagoa do Santo Andre e Sao Pedro de Moel che io conoscevo già dai viaggi che avevo fatto prima. Lina l’ha congedato dicendogli che fra un po’ sarebbe arrivata una sua amica che lo prendeva solo in culo e lui si è reso subito disponibile, poi si è girato verso di me e ci ha dato due bigliettini con il suo numero di telefono, io ne ho passato uno a Lina, poi se ne è andato.
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